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Le Vie e le Piazze di Napoli

Piazza del PlebiscitoPiazza del Plebiscito - Si arriva da Piazza Trieste e Trento e si è di fronte ad una delle piazze più belle e monumentali di Napoli. Ai piedi della collina di Pizzofalcone con i quartieri alle spalle, dominano la piazza: la Chiesa di San Francesco di Paola con il suo spettacolare colonnato della fine del XVIII sec., ai lati il Palazzo Salerno sempre della fine del XVIII sec., il Palazzo della Prefettura del 1815, e a est la meravigliosa facciata di Palazzo Reale, alle cui spalle si apre un panorama incredibile verso Santa Lucia, il Vesuvio, parte del Golfo dal lato della costiera sorrentina, e Capri. In mezzo alla parte semiellittica della piazza le duestatue equestri di Antonio Canova, rappresentanti Carlo di Borbone e Ferdinando I.

Attigua a Piazza del Plebiscito, Piazza Trieste e Trento contornata da facciate prestigiose: sul lato nord est il Teatro San Carlo e a sud est il Palazzo Reale. La Chiesa di San Ferdinando nome che un tempo aveva la piazza, si trova sul lato del Teatro e risale al 1636. Attrattiva della piazza il famoso caffè Gambrinus unico per il suo arredamento frutto dell'estro di molti artisti napoletani, rimasto intoccato dalla fine dell'800. Dagli inizi del secolo scorso posto di ritrovo preferito di tanti artisti intellettuali e politici napoletani.

Galleria Umberto I - Una delle Gallerie più eleganti e raffinate d'Italia, costruzione tipicamente ottocentesca e umbertina datata 1887. E' stata centro di ritrovo dell'aristocrazia napoletana e del mondo artistico della belle epoque. Una struttura imponente con caratteristiche coperture in ferro e vetro, s'eleva sulla cupola larga 36 metri per quasi 57 metri d'altezza. Le pareti e le colonne sono riccamente decorate in stucco mentre il lato opposto al Teatro di San Carlo è in marmo. La galleria ha ospitato il primo caffè chantant aperto in Italia nel 1890, oggi chiuso, il salone Margherita.

Costituita da una spianata rettangolare che si apre sul golfo, piazza del Municipio è il centro politico amministrativo, nonchè turistico della città per la vicinanza del Molo Beverello, che sembra quasi una sua continuazione, dove già da inizio secolo approdavano navi da tutto il mondo. La struttura semplice della piazza ornata di aiuole fiori e alberi, ingloba palazzo San Giacomo sede della municipalità che a sua volta, contiene la cinquecentesca chiesa di San Giacomo. Sul lato meridionale s'impone il Castel Nuovo o Maschio Angioino come lo chiamano i napoletani del XII sec., parte del prolungamento di Palazzo Reale, il Teatro Mercadante del 1778. Sorgono al centro della piazza il monumento a Vittorio Emanuele II e la statua di Partenope. Negli ultimi anni i lavori di costruzione della metropolitana, hanno riportato alla luce tre navi imperiali romane del I sec. d. Cristo, ricoperte da fango e acqua, conservate fino ad oggi.

SPACCANAPOLI - La chiamano così perchè tagliava la città in due parti, dalla collina di San Martino a Forcella fino agli inizi del '900, perfettamente uguali. La via è di per sè un'opera d'arte: costruita su una struttura tipica a scacchiera delle colonie greche si ritrova praticamente intatta. L'asse su cui si estende era il prolungamento del Decumano Inferiore verso occidente. Lungo la via si susseguono piazze, residenze chiese e guglie di straordinario valore artistico e culturale, così come palazzi e dimore rinascimentali che i nobili napoletani vi fecero costruire. Da Monteoliveto lo spettacolo comincia: in Piazza del Gesù si trova la Chiesa del Gesù Nuovo costruita per i Gesuiti nel 1584 e di fronte la guglia dell'Immacolata del 1747. Dopo pochi passi il monumentale complesso di Santa Chiara con la chiesa e il chiostro databili 1310. Tra il monastero e Piazza San Domenico di età aragonese, la residenza trecentesca Filomarino della Rocca, palazzio Corigliano, palazzo Sangro Sansevero e Piazzetta del Nilo con la statua ellenistica del Nilo senza testa, ritrovata in epoca medievale.

Subito dopo si trova la via dei pastori San Gregorio Armeno con la chiesa omonima e il bellissimo campanile pensile, conosciuta in tutto il mondo per i suggestivi presepi che gli artigiani napoletani lavorano per tradizione.

Una delle opere più belle degli aragonesi a Napoli, piazza San Domenico Maggiore fu aperta da Alfonso I ed è dominata dalla chiesa omonima e dalla "guglia" che il popolo volle dopo la peste del 1656, ma fu completata solo nel 1737 Antonio Domenico Vaccaro. I tre palazzi che la circondano Palazzo di Sangro di Casacalenda che fu completato da Luigi Vanvitelli, il Palazzo Petrucci dell'inizio del '400 e il palazzo Saluzzo di Corigliano sede attrale del Istituto Universitario Orientale costruito nel XVI sec. e conserva resti di strutture d'età greca e romana.

Piazza del Gesù - Nella piazza molto importante per la città, si trovano la chiesa del Gesù Nuovo, realizzata nel 1584 - 1601, la casa Professa dei Gesuiti e una parte della basilica di Santa Chiara. Al centro della piazza si erge la guglia dell'Immacolata fatta costruire da Gesuiti per celebrare un luogo importante della loro predicazione nel 1747, essa fu costruita grazie ad una colletta pubblica. La guglia sorge al posto di una statua equestre del Vaccaro, rappresentante Filoppo V, che venne abbattuta a furor di popolo, quando gli austriaci entrarono in città.


Piazza Bellini

Piazza Bellini - Al centro della piazza a pianta rettangolare, il monumento a Vincenzo Bellini del 1886, purtroppo soggetto a furti che lo hanno privato delle statuette rappresentati tutte le eroine delle opere del Bellini. Alcuni scavi hanno portato alla luce mura di origine greca del IV sec. a.C., in tufo a struttura isodoma. Il convento di S. Antonio a Port'Alba in piazza, preceduto da una bellissima scala settecentesca, è stato inglobato al palazzo dei principi di Conca su cui si trova un portale murato del quattrocento, nel ristrutturato palazzo si aprirà una Biblioteca umanistica. Vicinissima a Port'Alba e Piazza Dante, Piazza Bellini è molto frequentata dai giovani dell'Accademia delle Belle Arti e delle Università vicine alla zona: molto viva di notte per i locali, caffè letterari famosi per gli ambienti accoglienti e per le frequentazioni prestigiose: Raffaele Viviani, Benedetto Croce, Guttuso e Picasso.

Importante centro della città da secoli, piazza Dante è un punto nevralgico per gli spostamenti e per le attività cittadine. Sede di un antico mercato, era chiamata infatti largo del Mercatello, c'erano fino al XVI sec. i magazzini di olio e di grano della città. Carlo III di Borbone diede incarico a Luigi Vanvitelli di costruire un foro Carolino, contorno per la sua statua che non fu mai realizzata e al suo posto nell'800 fu posta la statua dell'insigne poeta che da il nome alla piazza. L'emiciclo del foro è ornato da ventisei statue allegoriche poste sull'attico rappresentanti le virtù del re. Nel 1843 nel nicchione fu aperto un ingresso al convitto dei Gesuiti poi divenuto il convitto di Vittorio Emanuele, che conserva ancora due chiostri, uno importante testimonianza del periodo romanico e gotico, e l'altro conserva le strutture cinquecentesca. Sulla sinistra dell'emiciclo fu aperta nel 1625 port'Alba ricostruita nel 1797, sulla porta una statua di bronzo di San Gaetano. Ridisegnata recentemente ha una struttura molto semplice, l'area pedonale è ampia e pavimentata con pietra lavica.


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