MUSEI ARCHEOLOGICO
NAZIONALE
- I maggiori musei visitabili a Napoli -
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MUSEO
ARCHEOLOGICO NAZIONALE
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Il
Museo Archeologico Nazionale si trova all'interno di un
palazzo seicentesco, prima caserma della cavalleria (1585),
poi sede dell'università per oltre un secolo. Sotto
Ferdinando IV di Borbone che voleva celebrare il suo regno
fu trasformato nel Real Museo Borbonico, un grande museo
che custodiva le collezioni reali di antichità.
Oggi, oltre alla collezione Farnese prima custodita a
Capodimonte, si aggiungono i resti numerosi dei reperti
di Pompei, Ercolano e Stabia. I reperti ritrovati offrono
una visione completa della civiltà che fu addormentata
dal Vesuvio nel 79 d.C., mosaici affreschi sculture pitture
funebri ne fanno la più grande collezione dell'antichità.
All'inizio del XIX sec. quando il re Ferdinando IV scappò
a Palermo portò via con se le opere più
belle, anche se la collezione fu arricchita da Giuseppe
Bonaparte e Giochino Murat. IL VASO BLU scoperto
in una tomba a Pompei è a forma di anfora di vino
ed è inciso a cammeo con decorazioni raffiguranti
sermenti a vigne e amorini vendemmiatori che richiamano
la funzione del vaso.
IL RATTO D'EUROPA: l'affresco simbolo dell'antichità databile intorno al I sec. d.c. rappresenta il rapimento d'Europa principessa fenicia da parte di Zeus sotto le sembianze di toro che la porta in Grecia.IL MOSAICO DI ALESSANDRO: di dimensioni imponenti è opera di un grande artista dell'epoca ellenistica per la raffinatezza della tecnica, raffigura la lotta di Alessandro contro Dario III.
TORO FARNESE: o "Montagna di marmo" fu ereditata da Carlo di Borbone dalla madre, e fino al 1787 fu conservata a Roma. Scoperta nelle terme di Caracalla insieme al Ercole Farnese.
Rappresenta Dirce mentre subisce la punizione per la morte di Antiope, legata ad un toro dai figli di Antiope Anzione e Zeto. Una delle statue di scuola pergamena più suggestive della statuaria antica.
Esiste anche una sezione da poco aperta al pubblica a cui si accede a numero limitato e con guida si tratta della sezione che custodisce le opere liberamente ispirate alla sessualità ai suoi ritie feticci, ai suoi déi coloritamente raffigurati dall'antichità. Oggetti curiosi testimonianze dell'antica superstizione popolare. La porta d'accesso a queste stanze fu nel corso della storia addirittura murata, per l'alto valore sovversivo. |
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