Sardegna Isola Megalitica -
Museo Archeologico di Napoli, Piazza Museo, 19 - Napoli
(Foto: Le tombe di giganti, Li Lolghi – Arzachena (SS))
Mostra
in corso dal 10 giugno al 11 settembre 2022
Al Museo Archeologico Nazionale di Napoli una mostra dal titolo Sardegna Isola Megalitica: la storia millenaria dell’isola raccontata in una grande mostra internazionale.
Comunicato stampa della mostra Sardegna Isola Megalitica
La mostra “Sardegna Isola Megalitica. Dai menhir ai nuraghi: storie di
pietra nel cuore del Mediterraneo” giunge al MANN, unica tappa italiana,
dopo il successo riscosso presso tre prestigiosi istituti: il Museo Nazionale
per la Preistoria e Protostoria di Berlino, l Museo Statale Ermitage di San
Pietroburgo e il Museo Archeologico Nazionale di Salonicco.
L’esposizione, in programma nel Salone della Meridiana
del Museo Archeologico Nazionale di Napoli dal 10 giugno
all’11 settembre 2022, rivela al pubblico storie suggestive,
testimonianze materiali, civiltà affascinanti, per molti versi
ancora tutte da scoprire.
Promosso dalla Regione Autonoma della Sardegna Assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio, con
il Museo Archeologico Nazionale di Cagliari, la Direzione
Regionale Musei della Sardegna e, per la tappa partenopea,
il Museo Archeologico Nazionale di Napoli, l’evento ha
ottenuto il Patrocinio del MAECI e del MIC e si avvale
della collaborazione della Fondazione di Sardegna e del
coordinamento generale di Villaggio Globale International.
La mostra, che ha ricevuto la Medaglia del Presidente della
Repubblica, rientra nel progetto di Heritage Tourism finanziato
dall’Unione Europea con i fondi POR FESR SARDEGNA 2014/2020
(Azione 6.8.3).
Il percorso, che racconta le antichissime culture megalitiche della
Sardegna, tra cui anche quella nuragica, accende i riflettori sulle sepolture
delle “domus de janas”, di epoca neolitica ed eneolitica, e sulle iconiche
riproduzioni statuarie di “dee madri”, talvolta veri e propri capolavori
artistici. Focus, ancora, sulle incredibili architetture dei nuraghi, che hanno
caratterizzato l’Età del Bronzo nell’isola, sulle cosiddette “tombe di giganti”
e sui contatti, a volte imprevedibili, tra civiltà soltanto geograficamente
lontane. Tra i quasi duecento reperti esposti, provenienti dai Musei
Archeologici Nazionali di Cagliari, Nuoro e Sassari, vi sono i famosi bronzetti
nuragici raffiguranti donne, uomini, guerrieri e animali; spade votive;
modellini di edifici e navi; monili e vasellame. L’esposizione è arricchita da
ricostruzioni e approfondimenti grafici e multimediali per contestualizzare
lo straordinario patrimonio megalitico dell’isola.
Eccezionale prestito in mostra è una delle celebri sculture in pietra dei
Guerrieri di Mont’e Prama, sulla cui datazione vi è ancora ampio dibattito
tra gli studiosi. Grazie al Ministero della Cultura italiano e alla direzione
del Museo Archeologico Nazionale di Cagliari, il capolavoro, mai prestato
sinora, è ambasciatore di un messaggio di continuità tra le antichissime
culture mediterranee. Una presenza particolarmente significativa, in
un momento in cui le recenti scoperte archeologiche trasmettono
la perenne attualità del nostro passato.
L’esposizione è curata da Federica Doria, Stefano Giuliani,
Elisabetta Grassi, Manuela Puddu e Maria Letizia Pulcini,
con il coordinamento di Bruno Billeci e Francesco
Muscolino. Nel comitato scientifico figurano Manfred
Nawroth, Yuri Piotrovsky, Angeliki Koukouvou e
Paolo Giulierini.
“Con la quarta tappa, al MANN di Napoli – dichiara
Christian Solinas, presidente della Regione
Sardegna - si conclude l’itinerario della mostra
internazionale “Sardegna Isola Megalitica”.
Un’iniziativa che fa parte di un intenso percorso
intrapreso dalla Regione per valorizzare il
patrimonio archeologico sardo, parte considerevole
di quello nazionale. Stiamo puntando a rilanciare
l’Isola, anche grazie ad investimenti per nuovi modelli
di sviluppo: la cultura, e quindi il turismo culturale,
rappresenta uno scenario possibile, nel quale crediamo
fortemente. Infatti, la valorizzazione della nostra storia,
della nostra identità e delle nostra cultura sono strumenti
fondamentali di sviluppo e promozione. Nella mostra,
ospitata in quattro importanti musei europei, la civiltà
nuragica, troppo spesso sottovalutata e trascurata, è stata la
protagonista: la Sardegna può contare su circa 7.000 nuraghi che
offrono un’opportunità di rilancio della nostra offerta culturale anche sul mercato internazionale, non solo come punto di riferimento per studiosi, ma
anche per appassionati e turisti”.
Mentre per Giovanni Chessa, Assessore del Turismo, Artigianato e Commercio
della Regione Sardegna: “Questa grande esposizione, che dopo i successi
internazionali rientra in Italia nel prestigioso Museo Archeologico Nazionale
di Napoli, oltre al consenso del pubblico (nelle tappe estere complessivamente
sono stati circa 245mila i visitatori della mostra), ha ricevuto anche la ‘Medaglia
del Presidente della Repubblica’. Un meritato riconoscimento per il valore di
questo evento straordinario, fortemente voluto dalla Regione, che ha garantito,
e continuerà a garantire fino a settembre, un concreto ritorno di immagine
e una visibilità internazionale alla Sardegna, ai suoi musei e ai suoi beni
archeologici, presentandola come un punto di riferimento di valenza culturale
nel Mediterraneo. Il nostro straordinario patrimonio archeologico merita di
essere valorizzato e promosso, essendo in grado di evidenziare l’unicità della
storia e della dimensione culturale della Sardegna, divenuta negli anni anche
meta di un importante turismo culturale”.
“Un progetto – precisano Francesco Muscolino, direttore del Museo
Archeologico Nazionale di Cagliari e direttore ad interim fino a febbraio
2022 della Direzione Regionale Musei Sardegna e Luana Toniolo a capo alla
Direzione dal marzo 2022 - che si situa nell’ambito di un’articolata e proficua
collaborazione e comunanza di intenti tra la Regione Autonoma della Sardegna,
in particolare l’Assessorato al turismo, artigianato e commercio, e le istituzioni
museali del Ministero della Cultura in Sardegna. Determinante è infatti il
contributo del Museo di Cagliari, divenuto autonomo nel 2020, e di due musei di
Sassari e Nuoro afferenti alla Direzione Regionale, che prestano la totalità dei
quasi 200 reperti esposti”.
“Sardegna Isola Megalitica” è accompagnata da un raffinato catalogo, una
coedizione Skira / Il Cigno GG Edizioni, disponibile in 5 diverse lingue:
italiano, inglese, tedesco, russo e greco.
Informazioni utili per la visita
Orari: dalle 9.00 alle 19.30, ultimo ingresso 19.00. Martedì chiuso.
Biglietti: intero € 15; ridotto giovani € 2.
Telefono: +39.0823 844206
Sito web: Museo Archeologico Napoli |